Flessioni del capo, allungamento di braccia e gambe, torsioni del busto.
Un tempo lo stretching veniva usato prima e dopo l’attività sportiva per ridurre il rischio di traumi e infortuni.
Oggi, però, è finalmente diventato una disciplina autonoma. Consiste nel mantenere le posizioni di allungamento, diverse per ciascun gruppo muscolare, per almeno 15-30 secondi, e poi rilassare.
Sono movimenti lenti ma che permettono al sangue di affluire ai muscoli, e al cervello, eliminano le rigidità, favoriscono la mobilità delle articolazioni e aiutano a migliorare la postura.
Se praticato con costanza, lo stretching mantiene il corpo giovane, flessibile e in salute.