di Luisa Taliento
Una dimora in cima a una collina tufacea, in una delle posizioni più scenografiche della terra di Romagna, non a caso chiamata il “Belvedere” di Cesena, con il suo centro storico, si trova solo a un chilometro, ma qui sembra di essere lontani da tutto. Ed era forse proprio questo il desiderio del fondatore della villa, il cesenate Mario Bianchi, che assetato di avventura e ambizione lasciò questa terra agli inizi del Novecento per andare in cerca di fortuna in America e in Gran Bretagna, dove la trovò diventando attore, ballerino e regista, con il nome di Monty Banks. Quando tra le due Guerre rientrò a casa in compagnia della moglie, l’attrice britannica Gracie Fields, diede incarico all’architetto Gualtiero Pontoni di realizzare una villa, un luogo dove trascorrere la villeggiatura. La dimora, che ricorda nelle linee un castello britannico, è stata ora minuziosamente ristrutturata da Michele Manuzzi ed Erika Galbucci, e trasformata in un albergo di charme, per tutti quelli che, come Monty Banks, amano essere circondati dal bello e dalla natura.
UNA TENUTA DI CAMPAGNA
La Villa si raggiunge percorrendo un suggestivo viale fiancheggiato dagli alberi. Tutt’intorno si sviluppano un ampio parco e una tenuta agricola dove si producono vino e olio. Trascorrere qui anche un semplice weekend ha tutti i benefici di una lunga vacanza proprio perché la natura riconcilia i sensi.
Le camere sono spaziose, arredate con grande gusto, utilizzando marmi, legno, tonalità chiare e rilassanti. Alla mattina, dopo colazione, è piacevole organizzare la giornata, magari con qualche escursione in bicicletta, nelle colline tanto care a Marco Pantani, oppure raggiungendo in pochi minuti d’auto le spiagge, che sanno esercitare il loro fascino in ogni stagione dell’anno, oppure i defilati borghi cesenati, piccoli gioielli italiani ancora tutti da scoprire.
Al ritorno dalle escursioni ci si rilassa nella Spa, oppure nella privacy della propria suite, che ha sauna privata.
Nella bella stagione si può nuotare in piscina e godersi l’aperitivo serale all’aperto, per ammirare le luci del tramonto. La giornata si conclude al ristorante guidato dallo chef Nicolas Cacchi che utilizza prevalentemente i prodotti dell’orto, spaziando dal mare alla collina, dal pesce azzurro alla carne di Mora Romagnola. Alla sera, grazie alla posizione elevata della villa e all’assenza d’inquinamento luminoso e atmosferico, è piacevole fermarsi nel parco e guardare le stelle. Magari pensando al quel genio di Monty Banks che, anticipando i tempi, creò questo luogo di ozio e delizia.