Oggi metà della popolazione mondiale, ovvero 3,5 miliardi di persone, vive in città e, secondo le stime attuali, entro il 2030 quasi il 60% della popolazione abiterà in aree urbane. Per questo motivo l’obiettivo numero 11 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritta dai 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, e quello di rendere le città green. Ma come fare?
LE BUONE PRATICHE PER IL FUTURO
Il primo punto è la gestione ambientale con investimenti in architetture e infrastrutture sostenibili per abbattere le emissioni di anidride carbonica in atmosfera e assicurare una buona qualità dell’aria anche attraverso l’implementazione di giardini, cinture di boschi urbani, orti, edifici progettati con criteri di coperture verdi o “foresta verticale”, per contribuire all’assorbimento dell’anidride carbonica. Il secondo punto è la transizione energetica, producendo energia da fonti alternative (fiumi, energia eolica, solare, biomasse che sfruttano in modo intelligente le risorse messe a diposizione dal territorio, come per esempio il legname degli alberi caduti, per produrre energia elettrica dalla legna). Un altro capitolo importante è la gestione dei rifiuti (in Italia sono più di 30 milioni le tonnellate di rifiuti urbani prodotti) che va oltre la differenziazione per puntare su cassonetti intelligenti. Si chiamano Smart Bin, sono
alimentati con energia solare e hanno il compito di compattare i rifiuti. Grazie al sistema di sensori comunicano ai centri di raccolta il livello di riempimento del bidone, eliminando così i costi di raccolte non necessarie fatti settimanalmente da camion di grandi dimensioni, con meno consumi di energie e risorse. Il futuro delle città green passa poi dalla diffusione di mezzi di trasporto sostenibili come biciclette, auto elettriche, mezzi pubblici a basse emissioni.
Fanno bene all’ambiente lo smart working, perché permette di ridurre le emissioni legate agli spostamenti e dà la possibilità di tagliare l’energia necessaria per riscaldare o raffreddare i luoghi di lavoro, e l’Internet of Things (IoT), l’Internet delle cose in cui tutto ciò che può avere sensori può essere connesso alla rete. Un sistema che parte dalla casa e arriva ai luoghi di lavoro, agli ospedali, alla gestione del traffico e della sicurezza, per contenere i consumi e ottimizzare le attività.
COSA FA EFFE?
Queste best practices sono state adottate dall’intero sistema di produzione Effe per ottimizzare al massimo i consumi energetici. I prodotti sono composti da materiali interamente riciclabili, non nocivi per l’ambiente, il legno utilizzato per la produzione di saune finlandesi non proviene da deforestazione o da legni di alberi in estinzione, anche i generatori di vapore Effe sono dotati di una funzione Energy Saver. La potenza massima del generatore viene sfruttata per portare in ebollizione l’acqua e raggiungere la temperatura impostata.
Durante il funzionamento l’assorbimento viene ridotto alla metà o anche a un terzo, a seconda del modello, pur mantenendo costante il getto di vapore. Si tratta di soluzioni all’avanguardia, che garantiscono prodotti di qualità certificata, di lunga durata, con manutenzione ridottissima e risparmio energetico.
LE 5 CITTÀ GREEN
TALLIN
La capitale dell’Estonia, affacciata sul Mar Baltico, ha vinto il titolo di Capitale verde europea 2023.
Regala ai suoi abitanti ben 207 metri quadri di spazi verdi pro capite, circa un quinto della sua superficie è area protetta, ha avviato progetti di recupero dell’acqua piovana, l’inquinamento acustico è a livelli minimi.
COPENAGHEN
Si è impegnata a essere la prima capitale a emissioni zero al mondo entro il 2025. Lo farà
attraverso la riduzione dei consumi, la produzione di energia da fonti rinnovabili e la mobilita
sostenibile.
AMSTERDAM
500 chilometri di piste ciclabili che raggiungono ogni angolo. Amsterdam è stata una delle prime città europee a puntare tutto sulle biciclette, un modo per ridurre al minimo la propria impronta di carbonio.
VIENNA
è in vetta alla classifica delle “10 città più verdi del mondo”. Del resto il 53% dell’area urbana è
ricoperto dalla vegetazione.
MADRID
sono in dirittura d’arrivo i lavori del Bosque Metropolitano, la piantumazione di mezzo milione di alberi, su un perimetro di 75 chilometri, per creare una splendida cintura verde, che assorbirà circa 175 mila tonnellate di CO2 all’anno.